La caponata è uno dei
piatti più famosi della gastronomia siciliana. È un piatto composto da
un insieme di ortaggi fritti, tra cui spicca la melanzana.
Esistono ben
50 varianti di questa ricetta.Oggi la caponata è servita come antipasto
o contorno, ma nel 1700 costituiva un piato unico, accompagnato dal
pane.
L’etimologia della parola caponata deriva dal
capone, nome che in
Sicilia indica la Lampuga, pesce dalle carni pregiate che nelle tavole
dei nobili veniva servito accompagnato dalla salsa agrodolce della
caponata.
Il popolo, non potendosi permettere il pesce, lo sostituì con
la melanzana.
Alcuni studiosi ritengono
che la parola caponata deriverebbe dalla parola caupone, che si
riferisce alle taverne dei marinai, o ai termini iberici di capirottata,
capirotada o capironades.
Ma il termine potrebbe derivare dal latino caupona, ossia taverna. Seguendo quest’ultima interpretazione si può
dire che la caponata è fatta da cose varie.
Esistono due tipi di
ricette: quella a base di verdure (piatto dei poveri), e quella a base
di pesce (piatto dei nobili).
Di quest’ultimo tipo sono note diverse
ricette, le più antiche che si conoscono sono di Ippolito Cavalcanti nel
suo libro “La cucina teorica-pratica con corrispondente riposto”
pubblicato a Napoli nel 1839. |